(Durata 25 ')
Fotogrammi delle lupe animate di Kristin Jones proiettate sui muraglioni del Tevere>
nonSpaziononTempo_part1
nonSpaziononTempo_part2
nonSpaziononTempo_part3
Sonogramma di Part 3 (la parte evidenziata è ciò che si ascolta)
[...] Il tratto rettilineo del Tevere, lo spazio urbano tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini, diventa “piazza
fluviale” per le arti contemporanee. Denominata Piazza Tevere. È il progetto Tevereterno, diretto da Kristin
Jones e curato da Gaia Cianfanelli, con lo scopo di collaborare alla rinascita del fiume restituendo forma e
voce ad una tratto del centro di Roma. Un progetto artistico di respiro internazionale che mette la città al
centro di un’operazione di arte pubblica mai sperimentata prima in Italia. Inaugurato il 21 giugno 2005 con
l’opera ambientale Solstizio d’estate: Ombre sui muraglioni, Tevereterno presenta la seconda tappa, un’opera
collettiva - Ombre dal Lupercale - realizzata per Piazza Tevere grazie al sostegno della Soprintendenza ai
Beni Culturali del Comune di Roma e della DARC. L’operazione artistica invita il pubblico in una dimensione
dove l’acqua, la luce e il suono fanno del luogo un’opera d’arte. A partire dal tramonto, le animazioni
degli
artisti Kiki Smith, Kristin Jones, Francesca Fini, Roberto Catani, Maureen Selwood, Andrea Biagioni e
Gabriele
Manecchi, Daniel K. Brown e Erika Kruger danno vita alla figura della lupa. Le composizioni di
Walter Branchi,
Alvin Curran, David Monacchi, Nico Muhly, Roberto Laneri ed Eugenio Giordani fanno del luogo un
ambiente
sonoro.
Partecipare con la mia musica ad un evento così fortemente concentrato sulle rive del fiume Tevere, che ha
idealmente diviso ma anche cresciuto tra le sue sponde le popolazioni umbre ed etrusche e che ha generato il
mito universale della romanità, non può che creare in me un sentimento di rispetto e devozione. Proprio nel
nome di questo rispetto ho deciso di non usare alcuna violenza sonora rispetto a tale maestà. Le lupe animate
di Kristin Jones mi hanno suggerito di dar loro una
“voce” senza spazio e senza tempo, per quanto possibile
senza inizio e senza fine, esplorando una infinita serie di suoni elementari prodotti dalla matematica, che
inseguendosi instancabilmente e mescolandosi tra loro potessero proiettare idealmente attraverso la magia
impalpabile della loro natura fisica il duplice e contrastante concetto di mobilità/immobilità. Il resto può
farlo il fiume, l’aria di questa particolare sera, gli uccelli in volo, le persone che parteciperanno, l’eco
mai domo della città, il caso. Dal punto di vista tecnico il suono è stato generato in parte con il sistema
Kyma (part 2) dove sono presenti materiali concreti mentre la parte 1 e 3 è prodotta da un algoritmo in
ambiente CsoundAV. La sintesi è costituita da 8 moduli additivi ciascuno dei quali genera una "nuvola" (nello
spirito della sintesi granulare) di suoni FM in cui è possibile controllare lo "spessore" verticale, la
distribuzione della griglia di frequenze fondamentali e ovviamente i parametri FM. L'algoritmo è pensato per
produrre un'esecuzione in tempo reale attraverso principalmente 8 joystick virtuali e diversi faders. Chi è
interessato all'algoritmo può contattarmi.
Screenshot dell'algoritmo (AFMX)